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Il Bruges: avversario da non sottovalutare.

Diamo uno sguardo agli avversari di domani

La Juventus domani sera alle 21 (diretta Sky e Now) sarà di scena a Bruges contro il Club Brugge, nome intero Club Brugge Koninklijke Voetbalvereniging, meglio conosciuto appunto come Bruges.

Vediamo di scoprire un po’ di più sulla squadra belga.

Club storico

Il Bruges è uno dei club storici della Jupiter League, il secondo più titolato dopo l’ Anderlecht.

I suoi colori sono il nero e il blu a strisce verticali e disputa le sue gare casalinghe alllo stadio Jan Breydel che divide con i rivali concittadini del Cercle Brugge.

Lo stadio Jan Breydel di Bruges , teatro della sfida di domani sera.

La stagione

I belgi in questa edizione della Champions League sono a un punto dalla Juventus, quindi in piena corsa per un posto quanto meno agli spareggi.

Il loro percorso parla di una squadra che in casa propria è molto ostica, avendo battuto anche l’ Aston Villa.

Dai numeri è una compagine solida, che ha sì difficoltà a segnare (appena 6 gol in questa Champions League), ma ha una fase difensiva di tutto rispetto con soli 8 gol subiti di cui 6 in due gare.

In questa edizione del massimo trofeo continentale hanno già incontrato un’ italiana, il Milan, perdendo 3-1 a San Siro ma dopo aver messo non poco in difficoltà i rossoneri.

Per quanto riguarda il campionato sono in piena corsa per riconfermarsi, impegnati in un’ appassionante testa testa con il Genk che al momento è avanti di un punto.

Sempre il Genk è sulla strada dei neroblu nella coppa nazionale, con l’ incrocio avvenuto in semifinale.

La gara casalinga di andata ha visto la vittoria del Club Brugge per 2-1, il 5 Febbraio ci sarà il ritorno.

La stella

Il mercato di Gennaio ha portato via colui che finora aveva fatto la differenza, l’ ex Bologna Skov Olsen, finito al Wolfsburg in Germania.

La forza dei belgi è il collettivo, se proprio dobbiamo fare un nome non possiamo non fare quello del capitano Hans Vanaken, classe 1992, centrocampista che agisce sulla trequarti, bravo a inserirsi e a concludere in porta.

Hans Vanaken milita nel Club Brugge dal 2015.

È una delle poche bandiere rimaste nel calcio moderno dato che è dal 2015 che veste i colori neroblu, nel giro della nazionale belga.

Una menzione la merita anche il portiere, l’ eterno Mignolet, 36 anni con un passato da protagonista anche nel Liverpool prima di tornare in patria a difendere i pali neroblu.

Il tecnico

Nicky Hayen è un tecnico giovane, visti i suoi 44 anni, lo descrivono come maniacale sul lavoro e come uno che chiede ai suoi una grande disciplina tattica, adattandosi di volta in volta all’ avversario.

Il tecnico del Club Brugge Nicky Hayen.

La base è la solidità difensiva per poi colpire negli spazi che si creano.

Finora ha sempre giocato 4-2-3-1, da vedere se la partenza di Skov Olsen gli farà cambiare qualcosa.

I precedenti

Altre due volte la Juventus ha trovato il Bruges nella sua strada, sempre in Champions League.

Per il primo precedente bisogna risalire al 1977/78, è la semifinale.

Non andò bene ai bianconeri che, dopo aver vinto 1-0 l’ andata a Torino con un gol di Bettega, persero al ritorno in terra belga per 2-0.

Già al terzo minuto i neroblu, allenati da quella vecchia volpe di Happel, pareggiarono il passivo dell’ andata con un gol di Bastijns, che portò il match ai supplementari, dove la Juve restò in 10 per l’espulsione di Gentile e, a soli 4 minuti dai calci di rigore, Van Der Eycken portò i belgi alla Finale di Londra poi persa con il Liverpool.

I bianconeri trovano poi i belgi nella fase a gironi dell’edizione 2005/2006 della Champions. La partita d’esordio nelle Fiandre vede la vittoria bianconera per 2-1 con gol di Nedved e Trezeguet,  solo parzialmente riaperto dalla marcatura di Yulu Matondo verso la fine.

Al ritorno i tre punti alla Juve furono assicurati da Del Piero, con il suo gol al minuto 80.

Un avversario da non sottovalutare

Insomma, un avversario da non sottovalutare per i bianconeri, rivitalizzati dal successo con il Milan in campionato, che troveranno un ambiente molto caldo.

Conquistare i tre punti vorrebbe dire tenere aperta la porta per i primi otto posti ma ci vorrà massima concentrazione, senza pensare al prossimo match di campionato di Napoli, che rischia di essere una distrazione fatale.

Leonardo Sensi

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