I nostri Social

News

“Fabregas esagerato. La Juve chi la difende?”

Pubblicato

il

Duro editoriale di Guido Vaciago dopo la sfuriata del tecnico del Como

Ci risiamo.

Sono bastate due vittorie consecutive con un paio di episodi “dubbi”, che poi come vedremo tanto dubbi non sono, per scatenare l’ orda della anti juventinità.

Si sono scatenati i soliti Varriale, Ziliani, Tancredi Palmieri, oltre ai tifosi delle altre squadre e, guarda caso, proprio nella settimana che porterà a Juventus – Inter, con la società neroazzurra reduce dalla batosta di Firenze e sempre più sotto i riflettori per motivi extra campo a seguito della puntata di Report di una settimana fa.

Un facile modo di distogliere l’ attenzione e portarla verso la Juventus.

Lo sfogo di Fabregas

Dopo la partita di venerdì Cesc Fabregas è scoppiato davanti ai microfoni per il mancato rigore assegnato alla sua squadra per il tocco di mano di Gatti, che avevamo già analizzato nella nostra moviola.

Lo sfogo di Fabregas fa capire che ha compreso come funziona in Italia.

In realtà molti esperti di regolamento e di arbitraggio hanno supportato la decisione di non fischiare il penalty, e del resto basterebbe aprire a volte il regolamento.

Infatti basterebbe leggere cosa si intende per “braccio in posizione innaturale e tendente a aumentare il volume corporeo”.

Sotto riportiamo il testo con tanto di foto tramite il sito AIA: “… Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani/braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento….“.

Bene, Gatti mette il braccio a contrasto a altezza spalla dell’ avversario, non lo muove di un mm e è una cosa consentita. Quindi la posizione di quel braccio è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione.

È lapalissiano.

Ecco la regola. Scagiona completamente il tocco di Gatti.

Strano da chi ha giocato a calcio

Da un campione come è stato Fabregas la cosa stupisce e non poco.

Chiunque abbia giocato a calcio non può non concordare che sanzionare un tocco del genere è contro lo spirito del gioco.

Sentire poi dalla sua bocca e non solo da tifosi da bar parlare di “togliere la disponibilità del pallone” o cose del genere che non hanno appiglio regolamentare è fuori da ogni logica.

Un tocco di braccio o è punibile o non lo è, non può esserlo in base a ciò che ipoteticamente può succedere dopo.

E quello di Gatti come abbiamo visto non lo è.

Non è che il buon Cesc, che ha subito ben altri errori arbitrali nelle scorse giornate dei quali non aveva fatto cenno, abbia capito, dato che ha specificato che è in Italia da due anni e mezzo, come funziona nel mondo del calcio del Belpaese?

E cioè che basta gridare allo scandalo quando si incontra la Juve che trovi la solidarietà di 2/3 di nazione e, magari, ai vertici ti danno più ascolto?

A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si indovina…

Il rigore della Juve: si cade nel ridicolo

Altra polemica stucchevole è sul rigore assegnato alla Juve che da regolamento è netto.

Classica situazione di “chi arriva prima vince”, Gatti anticipa il portiere e viene travolto.

Anzi, manca anche l’ ammonizione all’ estremo difensore per imprudenza.

Si è parlato che il pallone andava fuori e Gatti non lo avrebbe più preso e di una sua “simulazione”…

Ci viene da ridere!!!

Da regolamento un fallo è sanzionabile con pallone in gioco, e il pallone è in gioco finché non esce dalla linee perimetrali.

Non c’ entra nulla se Gatti non lo avrebbe più preso.

Se si segue questo ragionamento per assurdo su un cross con pallone a dieci metri di altezza un attaccante che non ci arriverebbe mai può essere strattonato.

Siamo alla follia!!!

E quanto alla “simulazione” di Gatti anche avesse accentuato il contatto c’è, il resto è relativo.

L’ editoriale di Vaciago

Stamattina è tornato sulla polemica Guido Vaciago nel suo editoriale su Tuttosport:

“La veemenza della protesta di Fabregas non era assolutamente proporzionale alla gravità del caso per il quale si è sfogato in tv. Il presunto fallo di mano di Gatti non è stato giudicato rigore da molti esperti ed ex arbitri, rientra nella casistica dei «rigorini» che il designatore Rocchi si era raccomandato di non fischiare e quindi è un caso tutt’altro che oggettivo. Fabregas è stato, invece, vigoroso nel lamentarsi, facendo precedere la sua invettiva dalla premessa delle premesse, forse il più grande classico del calcio italiano: «Io non parlo mai di arbitri, ma oggi…».

Società assente

Vaciago poi tira una frecciata alla società Juventus, che come sempre si rende protagonista di un silenzio “assordante”:

“Niente di nuovo, se non il fastidioso riaffiorare della vecchia frustrazione del popolo bianconero che grida o sospira: «Chi ci difende?». Ovvero: chi va in televisione dopo le recriminazioni di Fabregas per far sentire un’altra campana o anche solo per provare a istigare il dubbio che la verità non sia necessariamente quella che dicono gli altri? Di solito nessuno ….

…Ma, nel 2025, vale la pena ricordare i rischi che comporta. Il primo è infastidire i tifosi che assistono al dibattito senza sentire la loro parte. Il secondo è che lasciare correre le illazioni degli avversari, soprattutto quando i torti non sono torti ma solo pretesti, finisce per farle accumulare, anzi stratificare una sull’altra, senza che poi sia possibile scrostarle dall’immagine pubblica del club e dalla coscienza collettiva. La storia degli ultimi vent’anni ha mostrato alla Juventus e ai suoi tifosi che esiste una notevole disparità di trattamento in ambito di giustizia sportiva, del tutto tollerato dal sistema e per il quale, in almeno due occasioni, la Juventus è stata punita per le stesse fattispecie che non sono costate sanzioni ad altri. E nessuno, tifosi bianconeri ovviamente esclusi, ha avuto da ridire, perché «dai, si sa… lo dicono tutti.

Concordiamo riga per riga.

Insomma, la società esiste?

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tendenza

Copyright © 2023 MagicaJuve.it fa parte del network sportivo della testata giornalistica Calciostyle.it Aut. Trib. di Roma n. 181/21 del 02/11/2021 P. IVA 16273361002 . Salvo accordi scritti, ogni forma di collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso alla Juventus o alla Serie A. Il marchio Juventus è di esclusiva proprietà della Juventus Fc. Il marchio Serie A è di esclusiva proprietà della Lega Calcio.