Se esistesse una scuola su come complicarsi la vita i giocatori della Juventus sarebbero gli insegnanti perfetti.
Forti del doppio vantaggio dell’ andata, i bianconeri quando mancava quasi un tempo alla fine avevano vanificato tutto e la Finale di Coppa Italia, che prima appariva una formalità o quasi, sembrava diventare una chimera.
Poi il calcio, per l’ennesima volta, si dimostra una metafora della vita.
Un occasione di riscatto viene concessa a tutti, bisogna essere bravi a saperla prendere e così hanno fatto due dei giocatori più discussi dell’ annata bianconera, subentrati in corso, e cioè Weah e Milik.
Lo statunitense arriva sul fondo e, per la prima volta in stagione, mostra la qualità che più di ogni altra gli era riconosciuta: saper mettere palloni tesi in mezzo quasi rasoterra che per i difensori sono difficilissimi da contrastare, su quell’ invito arriva di prepotenza Milik, già proprio il polacco che,con la sua sciagurata espulsione con l’Empoli nell’immaginario dei tifosi è colui che ha dato il via al disgraziato girone di ritorno che ha tolto ogni speranza di poter dare fastidio all’ Inter neo Campione d’Italia, e scaraventa in rete dopo appena un minuto essere entrato, per la gioia dei 10000 cuori bianconeri sugli spalti che poi esplodono a fine gara: si tornerà all’ Olimpico altre due volte, una il 5 Maggio con la Roma in campionato e un’altra dieci giorni dopo per giocarsi un trofeo, da vedere se con Atalanta o Fiorentina (dalla prossima settimana saranno in vendita i biglietti).
Inoltre, particolare non trascurabile, è conquistata la Final Four di Supercoppa in Arabia Saudita, che oltre a potersi giocare un trofeo, porta ulteriore sollievo al bilancio.
La prima occasione della partita capita sui piedi di Cambiaso che è abile a entrare dentro al campo dalla destra per poi ritrovarsi in condizione di calciare in porta dal lato sinistro dell’area di rigore sullo sviluppo dell’azione: il numero 27 prova a sorprendere il portiere avversario sul suo palo ma non trova la porta. Al 12’ però è la Lazio a passare in vantaggio complice una difesa bianconera che commette errori puerili: calcio d’angolo di Luis Alberto che trova il colpo di testa di Castellanos che sorprende Alex Sandro anticipandolo facilmente per l’1-0 biancoceleste.
La reazione bianconera si sviluppa pochi minuti più tardi con un’azione al limite dell’area di rigore che vede un filtrante di Rabiot per Chiesa, il numero 7 serve al centro Vlahovic che colpisce di prima intenzione trovando la respinta decisiva di Mandas. Al 32′ anche la Juve ha la sua chance da corner con il solito tempismo perfetto di Bremer che per poco non riesce a indirizzare il colpo di testa in porta. A fine primo tempo è Perin a salvare il risultato ipnotizzando Castellanos presentatosi a tu per tu con il portiere bianconero dopo l’ennesima buca difensiva.
Pronti via e la Lazio segna il 2-0 con un’azione in ripartenza terminata dalla verticalizzazione di Luis Alberto per Castellanos che sorprende Bremer poco deciso, forse pensando a un fuorigioco che non c’è dato che il laziale è tenuto in gioco da Danilo, e supera Perin che, questa volta, non può nulla. Cinque minuti più tardi i bianconeri hanno subito l’opportunità di accorciare le distanze con l’assist di McKennie per Vlahovic che per pochi centimetri non riesce a spingere il pallone in rete anticipato da Marusic. È ancora il numero 9 a rendersi pericoloso al 57’ con un tiro a incrociare di destro che finisce sul fondo.
Al 78’ Luis Alberto prova a sorprendere Perin con una conclusione dalla distanza ben controllata però dal portiere bianconero. Allegri inserisce Weah, Milik e Yildiz con i primi due che, come detto, confezionano la rete che vale la qualificazione alla finale per la Juventus.
LAZIO-JUVENTUS 2-1
Reti: 12’ Castellanos (L), 49’ Castellanos (L), 83’ Milik (J).
Lazio: Mandas; Casale, Romagnoli, Gila (46’ Patric); Hysaj, Guendouzi (84’ Pedro), Cataldi (81’ Rovella), Marusic; Felipe Anderson (61’ Vecino), Luis Alberto; Castellanos (81’ Immobile).
A disposizione: Sepe, Renzetti, Pellegrini Lu., Diego Gonzalez.
Allenatore: Tudor.
Juventus: Perin; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso (70’ Weah), McKennie (82’ Yildiz), Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa (90’ Alcaraz), Vlahovic (82’ Milik).
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Iling-Junior, Miretti, Rugani, Djaló, Nicolussi Caviglia.
Allenatore: Allegri.
Arbitro: Daniele Orsato.
Assistenti: Ciro Carbone e Giuseppe Perrotti.
Quarto ufficiale: Matteo Marcenaro.
VAR: Aleandro Di Paolo.
AVAR: Massimiliano Irrati.
Ammoniti: Locatelli (J).
Recupero: 1’ pt, 5’ st.
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