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Cosa lascia il Derby d’ Italia?

Motta ha parlato di cose positive e negative, vediamo quali.

Quando si affrontano Inter e Juventus non parliamo di una sfida banale.

Sono le due squadre che più si sono affrontate in Serie A visto che, tolto l’ anno post Calciopoli, hanno entrambe sempre militato nella massima serie.

Spesso poi sono state rivali nella corsa scudetto, con sfide caratterizzate anche da polemiche extra campo sulle quali ancora oggi si discute.

La partita di domenica non ha fatto mancare emozioni, anche se è stata diversa da come ci si aspettava.

Quello che non ti aspetti

Se un pari poteva essere previsto, crediamo che nessuno avrebbe pensato a un 4-4, soprattutto nel modo in cui è maturato.

Avevamo detto che per la Juventus era un crocevia, eravamo curiosi di vedere come la giovane truppa di Motta avrebbe reagito alla mazzata avuta martedì contro lo Stoccarda.

Dopo lo 0-1, causato da un rigore tanto netto quanto evitabile, il timore era una debacle, la Juventus invece ha reagito, segnando due gol di pregevole fattura con azione manovrata e ribaltando la sfida.

A quel punto l’inerzia sembrava bianconera, ma i neroazzurri pareggiano con un’ azione da PlayStation con la difesa bianconera forse un po’ statica.

Dopo un’ altra mazzata, con un secondo rigore pure evitabile, con la Juventus che, pur avendo giocato alla pari, si trovava sotto all’ intervallo.

Al rientro in campo la parte che da tifosi bianconeri ci è piaciuta meno: una Juve che per mezz’ora è stata in balia dell’ Inter che, dopo aver avuto diverse favorevoli occasioni con un Di Gregorio protagonista che tiene il risultato.

Basta però una ripartenza e Yildiz accorcia, allora la Juve riprende fiducia.

Motta fa una mossa che lì per lì non ti aspetti, toglie Vlahovic e mette Yildiz falso nove.

E proprio questa che sembra una follia cambia la partita, i difensori neroazzurri non hanno più riferimenti e la Juve la riacciuffa sempre con il turco.

E dopo quella che ci è piaciuto di più: una squadra che si poteva accontentare ha provato a vincerla, tanto che in molti juventini è pervasa la sensazione che con qualche minuto in più chissà….

Le note positive

Conceicao in primis, rebus irrisolto per la retroguardia neroazzurra.

Ovviamente Yildiz ma, parlando nel complesso, la voglia di provarci in casa di quella che è la squadra sulla carta più forte, oltre alla reazione mostrata più volte.

Ottima anche la prova di McKennie con la perla dell’ inserimento sul primo gol.

Considerando poi che si è finito l’ incontro con una squadra in campo con un’ età media di 23,6 anni e le assenze, si può essere fiduciosi.

Francisco Conceicao è stato un rebus per la diga dell’ Inter

Le note negative

Facile dire la fase difensiva. L’ assenza di Bremer pesa e si vede, soprattutto dal punto di vista leadership.

Danilo attualmente è in confusione completa, si dice che Gatti non fosse al meglio, per quello sia stato schierato il brasiliano.

Danilo, momento no.

Fagioli sembra ancora un pesce fuori d’ acqua, pure Kalulu senza Bremer è parso più in difficoltà.

Il futuro

Il campionato non dà tregua, domani sera c’ è una partita da vincere contro il Parma e pare che non venga recuperato nessuno.

Sarà un altro crocevia, dove va sfruttato l’ entusiasmo del pari acciuffato in extremis.

Vedremo.

 

Leonardo Sensi

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