Una Juventus che, dopo aver tenuto discretamente il campo nel primo tempo, cala nel secondo e nei supplementari subisce il gol che la condanna all’ eliminazione dalla Champions League fallendo, dopo la Supercoppa, il secondo traguardo minimo stagionale che erano gli ottavi di finale
Un’ eliminazione che è figlia di un percorso troppo discontinuo che si è visto anche in questi 210′, andata compresa, e che deve far riflettere.
Tonfo che ha grosse ripercussioni anche in ambito economico, visti gli introiti che sono sfumati.
E dire che nel primo tempo nonostante i primi minuti il PSV fosse partito forte la Juve aveva tenuto bene.
Ma che la serata non promettesse bene si è capito dopo pochi minuti quando Veiga si fa male al polpaccio e Motta è costretto a mettere Cambiaso a freddo spostando Kelly centrale.
Ma occasioni grosse non ce ne sono state né da una parte né dall’ altra.
Nel secondo tempo aumenta l’ intensità degli olandesi che passano con Perisic dopo una bella azione manovrata.
La Juve rischia ancora grosso ma inaspettatamente trova il pari con un gran tiro di Weah da fuori convalidato dopo la valutazione al Var dell’ arbitro su un fuorigioco di Kelly che comunque era assolutamente ininfluente.
Ma purtroppo è un’ illusione: altra grande azione di Perisic, deJong la tocca in mezzo dove arriva Saibari che insacca.
Poi la Juve crea praticamente zero, anzi è il PSV che va più vicino al colpo del ko.
Tra l’altro si nota anche un calo fisico preoccupante in diversi elementi, nemmeno gli ingressi di Yildiz, Thuram e Vlahovic scuotono dal torpore.
Iniziano i supplementari, entra Mbangula per un Cambiaso stremato per dare vivacità ma poco dopo viene fatta la frittata, flipper anche sfortunato fra Gatti e Di Gregorio con pallone che arriva a Flamingo che è lesto a insaccare.
La Juve avrebbe l’ occasione per riaprire tutto con Vlahovic che si butta in scivolata su un pallone messo da Mbangula ma prende il palo.
Dopo sbilanciata rischia in un paio di occasioni, salvata da Di Gregorio, prova a trovare il gol che porterebbe ai rigori ma non ci sono più energie.
Arriva il triplice fischio e la Juve saluta l’ Europa.
Ora bisogna rialzarsi subito, è doveroso centrare la qualificazione alla prossima Champions League, troppo importante per prestigio e sul lato economico, magari sperando di vivere serate diverse da questa.
PSV Eindhoven – Juventus 3-1
Marcatori: 54′ Perisic; 63′ Weah (J); 74′ Saibari; 98′ Flamingo
PSV Eindhoven: Benitez; Ledezma (77′ Malacia), Flamingo, Boscagli (106′ Obispo), Mauro Junior; Veerman (115′ Nagalo), Saibari, Schouten (72′ Til); Perisic (86′ Bakayoko), de Jong, Lang (115′ Driouech). A disposizione: Drommel, Schiks, Karsdorp, Babadi, Land, Uneken. Allenatore: Bosz
Juventus: Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga (10′ Cambiaso; 91′ Mbangula), Kelly; Locatelli (77′ Savona), Koopmeiners (77′ Thuram); Conceiçao (77′ Yildiz), McKennie, Nico Gonzalez; Kolo Muani (90′ Vlahovic). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rouhi. Allenatore: Thiago Motta
Arbitro: Vincic (Slovenia)
Ammoniti: Schouten (P), Gatti (J), Savona (J), Yildiz (J)
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