Massimiliano Allegri
Sono ore sempre più calde sul fronte Allegri. L’addio a fine stagione era già scontato ma, come detto ieri, si fa sempre più probabile un esonero immediato.
Il problema è il come.
Quanto fatto da Allegri nel post partita nei confronti di un dirigente della società e l’alterco con il giornalista Guido Vaciago configurerebbero la violazione del codice etico della Juventus e ciò potrebbe essere motivo di licenziamento per giusta causa, cosa a cui pare stiano lavorando i legali della società.
Il motivo per cui si potrebbe percorrere questa strada è puramente economico: veder riconosciuto il licenziamento per giusta causa permetterebbe alla Juve di risparmiare lo stipendio del tecnico fino alla scadenza del contratto nel Giugno 2025, che invece sarebbe costretta a pagare a meno che Allegri non trovi un’ altra sistemazione. In soldoni si parla dai 12 ai 15 milioni lordi.
Una soluzione potrebbe essere trovare un accordo con Allegri dandogli una buonuscita, praticamente dirgli:”Se ci veniamo incontro bene, altrimenti ti licenziamo per giusta causa e rischi di non prendere nulla se la vertenza la vinciamo noi”.
A ora però sembra un’ ipotesi remota.
Intanto, in merito a quanto successo con il Direttore di Tuttosport Guido Vaciago Allegri, Paolo Rodella, il legale di Allegri, smentisce la ricostruzione dei fatti data da Vaciago con un comunicato all’ Ansa che riportiamo integralmente:
“Con riferimento alle affermazioni – riportate su alcuni organi di stampa – del Direttore di Tutto Sport Dr. Guido Vaciago secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta / Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltrechè minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce.
Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all’indirizzo del Direttore – prosegue la nota – Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalità malcelate, pretestuose ed infondate. Tanto si doveva per amor di verità”.
Personalmente ci dà molto dispiacere che uno dei tecnici più vincenti della Juventus, al di là che possa piacere il suo modo di intendere il calcio e degli errori che ha commesso in questo triennio, vada via da Torino in questo modo.
Non poteva esserci un addio meno traumatico? A nostro avviso sì.
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