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“Alla Juve manca un blocco italiano”

Lunga intervista a “Tuttosport” dell’ex mediano bianconero.

La leggenda narra che l’Avvocato vide Platini fumare e gli disse:”Platini, lei fuma? Lo sa che un atleta non dovrebbe fumare? Poi come fa a correre in campo?”

Il fuoriclasse francese non si scompose e rispose:”Avvocato, io non devo correre, lo fa Bonini anche per me”.

Massimo Bonini da San Marino, arrivato a Torino dal Cesena per poi sostituire, dopo averlo avuto come compagno carpendone i segreti, Beppe Furino nella mediana del Trap, viene ricordato dai tifosi più attempati con affetto e è rimasto molto legato alla Juve, sulla quale fa sempre volentieri due chiacchiere, come ha fatto con “Tuttosport” nell’ intervista che riportiamo.

“Manca il blocco italiano”

“A questa Juventus manca il blocco di giocatori italiani forti che poi sono sempre stati alla base di una squadra vincente e l’ossatura della Nazionale. Anche nello spogliatoio questa mancanza si sente. Per un giocatore italiano la Juve rappresenta qualcosa di unico e ci giochi con uno spirito di appartenenza diverso. Un legame che adesso fatico a vedere in molti giocatori verso la maglia bianconera.

Per colmare il gap con l’Inter manca la continuità. Quest’anno la Juve ha avuto troppi alti e bassi. Inoltre bisogna giocare un calcio migliore e che dia più emozioni. Anche quando ha vinto, la Juve non ha convinto. Adesso c’è da dire che gira pure male: ultimamente meritava di raccogliere di più”.

Le carenze della rosa

Sugli esterni manca qualcosa, inoltre prenderei un centrale mancino, un centrocampista e davanti una spalla per Vlahovic, perché Chiesa non convince come seconda punta. Le sue migliori partite sono state da esterno di fascia. Se giochi col 3-5-2 serve uno con caratteristiche diverse da Chiesa al fianco di Vlahovic. Lui non ha i movimenti senza palla dell’attaccante. Chiesa è bravo a partire largo e puntare l’uomo in percussione. Yildiz? Il ragazzino non è affatto male, meriterebbe più spazio”.

Yildiz meriterebbe più spazio per Bonini

“Calafiori lo vedrei bene a Torino”

Calafiori lo vedrei benissimo a Torino, l’ho seguito tante volte dal vivo ed è davvero molto interessante. Sa fare tanti ruoli: può agire come centrale e da terzino sia in una linea a quattro sia in una retroguardia a tre. Mi piace perché ha fisicità, tecnica e velocità. In più ha un sinistro educato, che diventa tanta roba per la costruzione dal basso”.

“Calafiori mi piace molto, lo vedrei bene a Torino” afferma Bonini

“I centrocampisti segnano poco? A mio parere manca organizzazione di gioco”

“Si sentono tanti nomi per il centrocampo della Juve, leggo di Ferguson e Koopmeiners: sono bravi e c’è l’imbarazzo della scelta. Io punterei sui giovani e non dimenticherei Fagioli, che sarà come un nuovo acquisto. Mi sta incuriosendo Barrenechea a Frosinone: gli darei una chance. Per quanto riguarda le poche segnature dei centrocampisti ho una mia visione, cioè che manca un organizzazione di gioco. La Juve fa goal principalmente su palle inattive. Non vedo movimenti senza palla e un gioco corale dei calciatori. C’è poca fluidità e ancor meno idee in fase di possesso. Tanto che la palla spesso torna sempre indietro. Ci sono gare in cui Gatti, Bremer e Danilo si passano la palla 25 volte tra loro perché nessuno fa movimento. E secondo me i centrocampisti della Juve non sono neanche così scarsi come qualcuno li dipinge…”.

Fagioli: Bonini punterebbe su di lui quando torna

Rabiot e McKennie

Rabiot? Difficile farne a meno, anche se ha un ingaggio importante e in prospettiva sarebbe meglio qualcuno di più giovane, però il francese serve.

Rabiot: per Bonini è dura farne a meno

Se McKennie mi assomiglia?Mi piace molto, è aggressivo, corre dietro a tutti: si fa sentire in mezzo al campo. Sta disputando un’ottima stagione, merita il rinnovo”.

“McKennie mi piace molto, merita la conferma”

Allegri e Thiago Motta

Allegri? La società mi sembra orientata a confermarlo. Se vince la Coppa Italia e arriva tra le prime 4 ha raggiunto l’obiettivo. Poi tocca ai dirigenti giudicare se conta di più vincere attraverso la bellezza del gioco o basta solo il risultato.

“Allegri? Se arriva in Champions e vince la Coppa Italia avrà raggiunto l’obiettivo”

Quanto a Thiago Motta a Bologna ha dimostrato di essere un grande allenatore, molto bravo a far crescere i panchinari. Chi entra a gara in corso sa sempre cosa deve fare e non fa rimpiangere i titolari. Significa che ha saputo motivare e far crescere tutto il gruppo. È pronto per guidare una big”.

Thiago Motta è pronto per una big per Bonini

Leonardo Sensi

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